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La corporate communication deve presidiare i luoghi della relazione con dipendenti, fornitori, consumatori reali e consumatori potenziali, e tutte le loro contaminazioni. L’insieme di tutti questi soggetti con al centro l’impresa, uniti da valori/contenuti comuni, è ciò che potremmo definire il “mondo azienda”. 

 

La tecnologia della comunicazione ha moltiplicato e trasformato la modalità del contatto. Si comunica sempre più in mobilità. Smartphone e tablet sono diventate protesiinsostituibili per tutti, la comunicazione deve tenere in conto questa radicale rivoluzione: le relazioni one-to-one sono istantanee, immediate, comprimendo tempo e spazio, e annullando l’individualità della comunicazione, rendendola – come abbiamo detto – di tutti verso tutti.

Il reticolo di comunicazione che si costituisce deve essere presidiato, così come ieri si presidiavano i singoli strumenti di comunicazione: una volta bastava una lettera ben scritta, per rivolgersi ai dipendenti, poi è subentrata la leggerezza produttiva della mail, che si è privata del supporto cartaceo e della distribuzione pesante. Oggi non basta più né l’una né l´altra; possono ancora servire entrambe, ma non sono più sufficienti. La comunicazione coni propri dipendenti non può prescindere dai canali social frequentati da loro o da loro creati autonomamente.

Analoghe considerazioni valgono per le comunicazioni B2B verso i fornitori o per quelle B2C rivolte ai consumatori reali e potenziali. Non si può rinunciare all’advertising o alle newsletter, ma si deve avere la consapevolezza che né l’una né l’altra potranno bastare – se non integrate in un piano media che riguardi anche le realtà social e non supportate da contenuti coerenti.

La “strategia forte” della nuova corporate communication deve saper ri-comprendere tutti gli strumenti, con la consapevolezza che il successo dipenderà dalla capacità di presidiare l’interdipendenza.

La relazione è il luogo della comunicazione. “Medium is the message”, ma anche “medium is themassage” – sempre per citare McLuhan – poiché la relazione modifica per contatto, per assidua frequentazione, come se fosse un massaggio continuo e costante. Un’esperienza che si prolunga.

 

L’articolo originale “Corporate communication, l’importanza della strategia” è stato pubblicato, a firma di Mario Suglia, presidente di Nomos,  il 9 marzo 2020 sul numero n. 3 anno 9 della rivista MyAdvice, edita da Professione Finanza. Viene qui riportato in 4 puntate.
(Photo Credits: Proxyclick Visitor Management System)